giovedì 15 dicembre 2016

Tracce

Campo Ligure, 14.12. - E poi un vecchio compagno di avventure teutoniche mi manda un audiofile su whatsapp, carpendo una canzone non so come né dove. È nientemeno che Alejandro di Lady Gaga.
D'un tratto, il 2011 riappare. Mi venne a prendere all'aeroporto di Stoccarda con un gesto di generosità incondizionata che ancora adesso cito ad esempio. Guidava una Ford Fiesta bianca del 1991, come quella che avevano i miei genitori quando andavo alle elementari. Un cavetto Rcacollegava un autoradio a musicassette di ventanni a uno spocchiosissimo ipod argentato sbrillucicante e nuovo di pacca. Dall'Ipod emerse qualcosa di Gaga, che a momenti era nata a tempo con la Ford Fiesta. Far risuonare quel brano, all'epoca nuovissimo, con quel cavetto, in quell'abitacolo che era lo stesso che mi scorrazzava nella mia primissima infanzia creava una piacevole collisione simbolica. Noi ce la ridevamo e sfrecciavamo nella notte verso Tubinga. Di quante tracce vive l'uomo.

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