È da tanto che
sono fuori casa, la terza volta
che ho lasciato un posto in cui ero riuscito, dopo molte scorze da rompere, a
sentirmi bene, che ci fossi nato
o no. Queste separazioni non é che si sommino algebricamente. ma sono come dei tagli, li sento. Percepirsi spezzato é proprio degli inizi. Posso e potrò vivere più o meno dappertutto (senza tener
conto di ipotesi estreme, chiaramente), ne sono convinto.
Ciò che fa
la differenza è il TEMPO.
Ho la fortuna di
saper conoscere (e di saper riconoscere) abbastanza rapidamente chi potrà diventare
un buon amico e chi no, credo. E ho la fortuna
ancora più grande di aver già trovato persone con cui ci sono
tutti i presupposti perché si sviluppino solide amicizie nella terra delle solide finanze.
Il mio lavoro, frattanto, impone un silenzio assordante, perfetto per covare nostalgie. E la nostalgia delle vite precedenti che mi sono lasciato in Liguria o a Tubinga é la nostalgia di quell’intimità che si può costruire solamente nel corso del tempo.
Il mio lavoro, frattanto, impone un silenzio assordante, perfetto per covare nostalgie. E la nostalgia delle vite precedenti che mi sono lasciato in Liguria o a Tubinga é la nostalgia di quell’intimità che si può costruire solamente nel corso del tempo.
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