martedì 16 ottobre 2012

non è un autunno inerte


più che i Marta sui tubi, ho fatto più giri che la merda nei tubi. sono finito a francoforte, a napoli, a roma, sul corriere della sera. di nuovo a tubinga. venticinque gradi, torso nudo vista pantegane nei pressi di castel dell’ovo, zero gradi (annunciati), doppio maglione e the caldo ai margini della selva nera. ho incontrato professori detentori della cattedra che fu del buber, mangiato da frittari di strada partenopei, ricevuto un tour gratuito della roma imperiale, passato una domenica pomeriggio di rientro in compagnia di Johnny. Walker. uno scozzese di cui ti puoi fidar. e così via. nel molteplice senza dispersione, e con una parvenza di senso che non è, al momento, solo quello dell’umorismo. si annuncia l’uscita editoriale di gennaio, si tracciano progetti per l’inverno 2014, melanzane alla parmigiana per i coinquilini, il regionale napolicentrale romatermini. il panino con la porchetta a Trastevere nello stesso giorno in cui conosco in coda al checkin una signora sulla trentina che si scopre essere anche lei diretta a tubinga, quindi arruolata al dipartimento di filosofia. così come alla sera sono già wildekartoffeln. letture taoiste, prestiti interbibliotecari, visite negli uliveti sabini al mio figlioccio di cui esercito la padrinità. rolling stones e rudolf steiner, florence e la machine, antony e i johnson, il panino napoletano intriso di sugna e il cornetto rosso portafortuna. i complimenti dell’editore Giuntina, skype con amici in partenza per gli States o per la Statale. torno a fine mese se va bene, presento un libro. tweeto giochi di parole, propagando blog italo tedeschi di uno spirito affine a 600 km (ma non verso sud) in questo modo mai troppo grande e sempre abbastanza veloce.
ce n’è.
inerzia autunnale, non mi stai avendo.

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