più che i Marta sui tubi, ho fatto più giri che la merda nei
tubi. sono finito a francoforte, a napoli, a roma, sul corriere della sera. di
nuovo a tubinga. venticinque gradi, torso nudo vista pantegane nei pressi di
castel dell’ovo, zero gradi (annunciati), doppio maglione e the caldo ai
margini della selva nera. ho incontrato professori detentori della cattedra che
fu del buber, mangiato da frittari di strada partenopei, ricevuto un tour
gratuito della roma imperiale, passato una domenica pomeriggio di rientro in
compagnia di Johnny. Walker. uno scozzese di cui ti puoi fidar. e così via. nel
molteplice senza dispersione, e con una parvenza di senso che non è, al
momento, solo quello dell’umorismo. si annuncia l’uscita editoriale di gennaio,
si tracciano progetti per l’inverno 2014, melanzane alla parmigiana per i coinquilini,
il regionale napolicentrale romatermini. il panino con la porchetta a Trastevere
nello stesso giorno in cui conosco in coda al checkin una signora sulla
trentina che si scopre essere anche lei diretta a tubinga, quindi arruolata al
dipartimento di filosofia. così come alla sera sono già wildekartoffeln. letture
taoiste, prestiti interbibliotecari, visite negli uliveti sabini al mio
figlioccio di cui esercito la padrinità. rolling stones e rudolf steiner,
florence e la machine, antony e i johnson, il panino napoletano intriso di sugna
e il cornetto rosso portafortuna. i complimenti dell’editore Giuntina, skype
con amici in partenza per gli States o per la Statale. torno a fine mese se va
bene, presento un libro. tweeto giochi di parole, propagando blog italo
tedeschi di uno spirito affine a 600 km (ma non verso sud) in questo modo mai
troppo grande e sempre abbastanza veloce.
ce n’è.
inerzia autunnale, non mi stai avendo.
Cazzo mi manchi Fra!
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