ci vuole coraggio ad
essere felici, e molte volte si dimentica di poter essere tali. Ci si
consuma tra un dovere e l'altro, stritolati da necessità talora
reali, talaltra mentalissime proiezioni anticipanti. Sulla stazione
di Genova sta scritto 'ricordati di essere felice', ed è bellissimo.
Ieri sera me ne sono ricordato – o forse lo ero già – allorché,
dopo una giornata insolitamente feconda e in cui non mi sentivo
stanco all'ora di cena (probabilmente perché il tasso di alienazione
era minore del solito) ho conosciuto per puro caso (diciamo così)
due ragazzi israeliani nel salotto di sopra. Mi hanno raccontato dei
tre anni di servizio militare obbligatorio per tutti, che sono due
per le donne, della vita comunitaria, ed uno di loro usava il termine
'chassidut'. Conosceva anche molto bene il pensiero di Buber. È
stato bello vedere questa parola vivere oltre le pagine dei libri.
Dopo un caffé al cardamomo da loro offerto e varie chiacchiere mi è
venuto spontaneo chiedere se ci fosse posto nella cucina. Scopro che
la ragazza tramite cui i due erano lì è diventata
Küchenpräsidentin,
presidentessa della cucina, termine che se ci penso un attimo rido
già. E quindi eccomi a travasare le mie cose a quasi mezzanotte da
una cucina all'altra. C'è voluta della felicità per fare questo
gesto, ne sono sicuro. A vincere anche quella paura di recare un
sottile dispiacere agli attuali, anzi, ex compagni di cucina, con cui
ho in realtà il solo rammarico di un rapporto mai nato. Ma ieri non
me n'è importato. Come nell'ultimo mese aver pubblicato il mio libro
mi fa sentire libero di contattare persone e personaggi che prima mai
avrei osato "a mani vuote". O come quando ho iniziato a
prendere sul serio il mio lato cazzaro-naif di
filosofo-da-supermercato mandando un pezzo che avevo in mente da anni
a un blog di economia e comunicazione visiva. Ed è stato persino
pubblicato. C'è voluto anche lì quel coraggio che nasce solo da un
momento di – come diceva qualcuno – trascurabile felicità. E
forse è vero anche che – questo è invece un film che mi era
piaciuto molto alcuni anni fa, il tipo di film in cui mi rifugiavo
letteralmente alcuni anni fa – la felicità porta fortuna.
Be a happy person!
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