Che differenza c’è tra salute e malattia? Il volontario e l’involontario.
Gesti come camminare, respirare, parlare sono sani nella
misura in cui sono benedetti dalla grazia dell’involontarietà.
Non so di stare respirando. Respiro, perché non lo so. Se mi
concentro sul fatto se sto respirando o no, la prima cosa che succede è che
smetto di respirare.
Non so di stare camminando. Cammino, senza misurare i miei
passi. Se mi concentro su dove cammino, la prima cosa che succede è che non so
più dove mettere i piedi.
Fuori d’Italia, devo costantemente sapere le parole con cui
dico quello che sto dicendo. Non solo nel contenuto, ma nella forma. Baratto
ogni giorno la spontaneità semantica con l’ossessione per una irraggiungibile correttezza
morfosintattica nella lingua che mi ospita.
E il gesto di pensare, parlare, scrivere diventa volontario,
troppo volontario.
Vivere in una lingua straniera è una quotidiana esperienza
di malattia.
E´ per questo che studiamo le lingue, no? Ogni volta che ne impari una, guarisci! :)
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